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Apr

Pietro Casula (Sardi nel Mondo): “Il senso di irresponsabilità”

OPINIONI
Pietro Casula (Sardi nel Mondo): “Il senso di irresponsabilità”

NEUSS, Germania – In questa Italia selettiva e un po’ furbacchiona sembrano già dimenticati i problemi che pesano sulla comunità, già sbiadito il ricordo del baratro finanziario sul quale si è affacciato il nostro Paese. In una fase cruciale della vita economica e istituzionale

Invece di cercare soluzioni, scorciatoie verso la stabilità, aggiungiamo fallimento a fallimento. Una vera tragedia italiana.

Sono trascorsi circa due mesi dalle elezioni e ancora non si intravede un’ombra di governo. E anche sul nome del prossimo Presidente della Repubblica non si riesce a trovare consenso. Assistiamo invece ad una avvilente partita a scacchi che i partiti stanno giocando attorno al successore di Napolitano.

Bersani e Berlusconi si sono talmente intestarditi nelle loro posizioni che ormai si rischia una crisi di stato. A sinistra come a destra mercanteggiano le posizioni di potere, mentre Grillo e i suoi pentastellati vorrebbero liberarsi completamente del sistema.

Un vero concentrato di irresponsabilità che ci ricorda gli inciuci o intrallazzi di sottobanco o ribaltoni di tempi passati che per decenni hanno garantito una continua instabilità al Paese.

Qui, cari nostri rappresentanti politici, non si tratta di favorire il gioco di Bersani o di Berlusconi, e nemmeno quello di Grillo e i suoi 5stelle, ma si tratta di assumersi le responsabilità ed affrontare con coraggio la realtà cosi come è attualmente , e non come vorremmo che fosse.

Le elezioni sono andate come tutti sappiamo. Il Movimento 5 stelle ha detto chiaramente che non vuole far parte di un governo PDL o di uno PD senza la elle e ha sbeffeggiato il povero Bersani via streaming. Risultato: a circa 50 giorni dalle votazioni non solo l’Italia non ha ancora un governo, ma non si vede nemmeno l’ombra di un’idea di come formarlo. Siamo allo stallo totale.

Si può certo dare la colpa a Grillo, a Berlusconi, a Monti, a Bersani o – se si preferisce – alle pressioni europee, ma questo non cambia la situazione e il PD una decisione dovrà prenderla. Certo che l’aver assistito ad un giro di consultazioni che non esito a definirle semplicemente ridicole e perdi tempo (nella lista degli incontri mancavano – come ha detto ironicamente Crozza – solo Cip & Ciop!) non ha certo aiutato a ridare ai cittadini il senso di fiducia nei suoi rappresentanti che responsabilmente lavorano per trovare con urgenza una soluzione alla crisi che pesa sul Paese.

Questa urgenza e crisi, però, esistono e i cittadini non ne possono più, sono stremati, sopravvivono. Bersani deve prendere quanti prima una posizione chiara, univoca, coraggiosa. Il meglio sarebbe che la destra e la sinistra si accordassero su un governo di esperti (ma non solo di tecnici), o di larghe intese che dir si voglia, in grado di varare un programma di risanamento per traghettarci fuori dalla crisi. Non c’è soltanto una questione di immagine e di proiezione internazionale; I più grandi partiti devono trovare un accordo per il bene del Paese. Subito. (Pietro Casula* -Inform)

* Presidente Movimento per la Sardegna – Sardi nel mondo

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