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Mar

TRISTE LA VITA DEI GREGARI – Pietro Casula

10.03.04

Triste la vita dei gregari ai quali tocca/ spetta sempre l’amaro destino/funzione di rincorrere le idee
degli altri, anche quando le contestano.
Succede ai vari Scala, Cugusi, Ceruso, responsabili dell’UPS che, secondo loro, è il partito degli
emigrati. Prigionieri, ormai da sempre, del furore sacro della polemica, quella peggiore però, quella
fine a se stessa , hanno deciso ultimamente, nuovamente, di mettere alla berlina l’idea, maturata negli
anni e realizzata ne ‘99, di presentare un movimento/partito dell’emigrazione.
L’idea , tanto semplice quanto chiara, era: scegliere/presentare candidati/personaggi dell’emigrazione
Quale espressione autentica della comunità comunità sarda dell’altra Sardegna, affinche potesse
costituire il gruppo parlamentare/regionale dei sardi nel mondo. Quale oculatezza politica abbiano
poi dimostrato allora, nel ‘99,scendendo in campo affiancandosi ai verdi, con bombardate tipo:”
Abbiamo in valigia 50mila voti”, ed oggi con accuse/sentenze tipo:” la classe politica,tutta, è incapace
di governare e di far rinascere la Sardegna”, è scelta che si commenta da sé. Quello che mi meraviglia,
un po ma non tanto, è che nonostante il pauroso fallimento registrato alle elezioni regionali del ‘99,
questi signori seguono, dominati da cieca, accanita ostinazione, perversione, a perseguire lo stesso
disegno: quello di mettere cioè le mani su tutto ció che si muove – finanziariamente parlando -intorno
alla emigrazione. Facendo magari alleanza col diavolo, se necessario, pur di riuscire nell’intento.
Alle contestazioni, inviti al dialogo, al confronto lanciate dal Movimento per la Sardegna-sardi
nel mondo, Scala e Co. Corrono ai ripari rifugiandosi dietro le solite accuse, ingiurie:: parlano di
mistificazione, di pericoli, di degrado etc., etc.. Nessuna, purtroppo, progettualità alternativa, nessuna,
ahimé, proposta concreta in grado di scardinare meccanismi stabili, durevoli, di cui loro stessi, anzi,
si fanno ostinati custodi. Nessun accenno, per esempio, alle modalità con cui loro potrebbero lavorare
per gli interessi della comunità sarda. Interessi che, non mi stancheró di ripetere, possono essere tutelati
soltanto con la capacità di superare vecchie barriere e antichi
Ma proprio questo, purtroppo, è il tallone d’Achille per chi ,come loro, guarda sempre e solo indietro.
Eh si! Triste la vita dei gregari. I sardi nel mondo se ne stanno gia rendendo conto.

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