28
Nov

Voi con Salvini, noi NO!

Articolo a cura di Pietro Casula
Presidente del Movimento per la Sardegna “Sardi Nel Mondo”

Stento a crederci eppure è realmente accaduto!

Stento a crederci eppure è realmente accaduto: Salvini entra in Fiera a Cagliari sommerso da una pioggia di baci, abbracci e di selfie. Una folla in visibilio che urla frasi come „ finalmente sei qui, vogliamo lavoro“, e ancora „ Asfaltali tutti, Matteo sei tu il nostro leader !“. Sono sconcertato, avvilito ma recita questo il credo dei miei conterranei: ecco finalmente è arrivato il redentore e possiamo lasciarci guidare. A prescindere dal fatto che „Il Redentore” noi sardi già lo abbiamo – in quel di Nuoro – non posso che disapprovare tali esibizioni di stato d‘animo, artificiosi sentimenti ingiustificabili ( sul piano della coerenza) e immotivati.

Capisco che l‘aumento smisurato di complessità che hanno invaso la nostra vita non contribuisce certo a più ottimismo. Corriamo e corriamo e non arriviamo mai. E nel mentre diventa sempre più difficile riuscire a gestire momenti, situazioni della vita sia sul punto professionale che su quello esistenziale.
Capisco che di fronte alla immensità di cose da fare, di fronte alle complicazioni che ci cadono sopra, siamo tutti ridotti allo stremo e  vuoti, o quasi, di saldezza morale aspiriamo un qualche sollievo che, però, non sappiamo tanto bene dove andare a cercare o trovare. Il caos che ci circonda è veramente impressionante.
Capisco anche che per uscire dal dilemma si speri intensamente in un  „redentore „ un deus ex machina – come nell‘antico teatro greco – che risolve la situazione, che ti porti fuori dai guai.

 

Ma sarà mai possibile che la Sardegna, i Sardi abbiano bisogno della Lega Nord?

Ma sarà mai possibile che la Sardegna, i Sardi abbiano bisogno della Lega, di un Salvini per risolvere i problemi che ci assillano? Non ci credo proprio. Anzi sono convinto che noi sardi siamo in grado di affrontare apertamente i problemi e cercare di trovare la soluzione seguendo vie razionali.
Ci sono molti segnali da non sottovalutare in quello che sta accadendo. Dopo una lunga stagione di liberazione il vento è cambiato. La domanda latente oggi è quella efficacemente espressa a Cagliari: si chiede l‘intervento di qualcuno/qualcosa che sia capace di rimettere insieme i cocci, di fissare limiti, traguardi, di fare un po‘ d‘ordine. Non solo di indicare la strada ma di portarci a destinazione. Insomma si chiede di essere guidati in questo mondo globalizzato.
Cercare , cioè , risposte capaci di guardare avanti, coniugando libertà e socialità in modo più avanzato, un “Terzo Polo”, in senso lato. Anzi, un polo “Terzo”, perchè distante dagli altri, superpartes rispetto al modello classico che caratterizza il contesto politico tradizionale, un polo evoluto e capace di integrarsi in Europa, in grado di traghettare verso una crescita consapevole dei tempi attuali, non più ancorato al passato.

Sembrerebbe che questo terzo polo ormai esista concretamente, attendiamo quindi che ancor più concretamente si manifesti di fronte agli occhi di tutti.

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